Perché si mette il penny nei Penny Loafer?

da | Nov 24, 2021

Nell’estetica Preppy è di rigore il mocassino, mi sono sempre chiesto da cosa fosse nato l’uso di inserire un penny nella fessura della fascia che attraversa la parte frontale della tomaia.

A partire dagli anni ’30 il mocassino diventa una scarpa simbolo dello stile americano, rappresentando negli anni ’50 e ’60 l’ideale estetico dei giovani della Ivy League e di uno stile Preppy che ben descriveva il boom economico di quegli anni.

Audrey Hepburn, Paul Newman, J.F. Kennedy, Steve McQueen e Michael Jackson hanno arricchito la storia di questi mocassini. Le culture giovanili (come i Mods) ne hanno definito lo stile e i dettagli, tra i quali l’abitudine a incastrare una moneta nel taglio sulla fascia di pelle della scarpa, rendendole conosciute come Penny Loafer.

A differenza di oggi, non esistevano promozioni da 50giga e minuti illimitati da utilizzare sugli smartphone. Negli anni ’50 i ragazzi dei college americani avevano a disposizione solamente le cabine telefoniche per le telefonate di emergenza e da qui la necessità di avere sempre a portata di mano due centesimi di dollaro, il costo per una chiamata.

Con il rischio di perdere le monete nelle tasche, il posto più sicuro era la fessura dei mocassini, che iniziarono ad essere chiamati Penny Loafer.

Alla praticità si sostituì negli anni il vezzo, e la moneta brillante nella scarpa divenne un modo per distinguersi nelle università americane. Con la moda alla continua ricerca di storie da raccontare, il Penny continua ad essere un dettaglio dalla grande forza narrativa, che ha ispirato brand come Berluti, Sebago e Tod’s.

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