La Moda sta finendo con i social?

da | Ago 30, 2022

Oggigiorno i social hanno acquisito un enorme potere sul Fashion System, riescono a veicolarlo dal momento che è uno strumento capace di generare alle aziende fatturati in breve tempo. Tra i motivi di questa popolarità, c’è anche la libertà di parola e di espressione presenti in queste piattaforme. Ora è facilissimo, per qualsiasi utente, esprimere la propria opinione (positiva o negativa che sia) attraverso un tweet, una foto su instagram oppure condividere il proprio interesse o le proprie preoccupazione per il futuro, ma fino a che punto l’opinione pubblica esercitata da un impulso può avere più valore di un giornalista preparato sul settore? Togliere in parte il potere decisionale allo stilista che attraverso la sua mano creativa si deve sottomettere alle esigenze del pubblico lo possiamo considerare un processo costruttivo? Come sappiamo, se un’azienda riesce ad incontrare le preferenze espresse dai clienti la probabilità di successo è alta in quanto vengono soddisfatte esigenze reali che ricadono in una realtà che viene abbracciata dall’acquirente, ma l’altro aspetto della medaglia è che l’azienda deve sottoporsi al giudizio mediatico e a subire le conseguenze di un eventuale gogna mediatica. Cito il caso di Gucci che nel 2019 ritirò da tutti i negozi online e fisici un maglione nero del prezzo di 890 $ caratterizzato da un lungo collo che copriva tutta la metà inferiore del viso e circondava la bocca con grandi labbra rosse. L’operazione fu eseguita perché la casa di moda venne accusata di razzismo da parte dei media.

Quindi oggi mi chiedo cosa sia rimasto di quel laboratorio creativo chiamato Moda, fucina di idee estetiche nate dalla profonda sensibilità dello stilista, capace di offrire un’identità personale al proprio cliente e soprattutto se il futuro già presente di vendere più illusione che prodotto potrà avere un seguito.

Come ci disse Li Edekoort, la Moda si salverà solo con la Couture perché è indirizzata ad un èlite che apprezza più la creatività e la manualità piuttosto che uno slogan, perché esalta il corpo femminile rendendolo esclusivo con un abito, perché è l’essenza pura di fare Moda.



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