Il brand post-streetwear attivista ANTI-DO-TO investe il 50% dei profitti netti in progetti a impatto sociale attraverso quattro punti chiave
BENESSERE:
ottenere il meglio dalla nostra vita sentendoci bene sia fisicamente che mentalmente per abbracciare veramente il nostro IO, ponendo fine allo stigma e alla discriminazione che circondano le malattie mentali e promuovendo la cura di sé e l’autosviluppo anche attraverso lo sport.
INCLUSIONE:
credendo di dever essere liberi da etichette, lottando per l’inclusionedi persone autentiche, vere, complete che saranno naturalmente diverse l’una dall’altra e che si esprimono in libertà
COMUNITA’:
Agendo per avere un impatto sulle comunità per catalizzare il cambiamento sociale affrontando le sfide sociali poste allo sviluppo alla protezione dei diritti fondamentali
PIANETA:
Agendo per proteggere la nostra madre terra. Sapendo che l’attività imprenditoriale della moda sono parte del problema c’è bisogno di una continua ricerca di soluzioni per ridurre ai minimi termini l’impatto con l’ambiente.
Su questa iniziativa ANTI-DO-TO presenta la sua collezione con la denominazione di “Earthbound” usando il nome coniato dal sociologo, antropologo e filosofo Bruno Lauter.
Latour sviluppò il concetto di Earthbound per rispondere all’urgenza di ridefinire la nostra specie in base a un rinnovato patto di simbiosi con il pianeta, che non si limitasse più al mero attaccamento al suolo, come fino a quel momento aveva indicato la parola “umano”, dal termine Latino “humus”, ovvero “terra”. Oggi più che mai abbiamo bisogno di non essere più semplicemente “Umani” ma Earthbound, ovvero tutt’uno con la terra.
La collezione Earthbound, progettata dal neo direttore creativo Giorgio di Salvo è composta da 15 capi prodotti in Veneto in materiali naturali come il cotone organico certificato GOTS e quello riciclato garantito GRS.
La peculiarità che contraddistingue davvero la collezione e la rende qualcosa di speciale è la tecnica di tintura dei capi, i cui pigmenti minerali utilizzati arrivano direttamente dal suolo, dalla terra. Questo processo di tintura consente di ottenere infinti e incredibili tonalità polverose, ed è ciò che rende unici tutti i capi della collezione Earthbound. Altrettanto interessante è l’origine dei colori e il processo di tintura che caratterizzano la collezione: Si tratta di un processo di tintura tessile a partire da pigmenti minerali di origine naturale derivati da cave e brecce nel terreno, per lo più localizzate in Italia e Francia, dove solitamente vengono individuate vene colorate, poi estratti secondo rigide normative e concessioni. Post estrazione, le cave sono in grado di rigenerarsi: poiché si tratta di cave di piccole dimensioni, a volte semplici buche, il ripristino è fatto immediatamente con terra e materiale di risulta dello scavo e del luogo. In questo modo, la vegetazione riprende spontaneamente e velocemente, trattandosi di prato o boscaglia in luoghi impervi. I colori delle terre, ricavati dalle materie prime tramite lavaggio, asciugatura, macinatura e setacciatura sono, ovviamente, dettati dagli elementi chimici presenti in misura dominante nel sottosuolo.
ANTI-DO-TO è un brand di fatti e non parole di cui premio le sue iniziative con una frase di Wendell Berry: “La terra è ciò che tutti abbiamo in comune” sia sotto l’aspetto naturale che quello sociale.
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