Come cambierà la produzione del lusso

da | Feb 17, 2022

Le vendite del lusso si stanno riprendendo dalla pandemia mentre gli acquirenti benestanti tornano nei negozi in gran parte del mondo.

-Gucci torna a correre nel quarto trimestre +38% grazie al successo delle sue linee iconiche e a un intenso programma di lanci.

-Saint Laurent ha incrementato del 47% toccando la soglia di 2,52 miliardi di euro

-Bottega Veneta ha superato quota 1,5 miliardi di euro con un +24%

Questi sono esempi positivi che fanno preludere ad un ulteriore rialzo delle vendite del lusso quando il flusso turistico ritornerà alla normalità.

L’Italia è e lo sarà maggiormente in seguito, un punto di riferimento per la filiera produttiva del lusso perché questa si sta adattando alle richieste di mercato sia valoriali che di tracciabilità lungo l’intero percorso del prodotto. Il lusso oggi ha cambiato marcia sotto due profili: quello tecnologico e quello della sostenibilità e questo ha portato al cambiamento strutturale a monte della nostra filiera. Negli ultimi due anni, infatti, si è assistito a una crescita di interesse verso gli asset produttivi del made in Italy dovuto ad un fenomeno che ha preso piede, e che forse più di tutti caratterizza questo periodo di cambiamento ossia la creazione di poli produttivi. La creazione dei poli di terzisti, un fenomeno già ben avviato in altri comparti come le auto o nel beauty, non era mai decollato nella moda. I terzisti fashion, insomma, erano una categoria rimasta in penombra nella corsa alle acquisizioni dei gioielli made in Italy. Fino a oggi. La ricchezza e diversità del sistema produttivo italiano trova il suo punto di forza nella specializzazione relativa ai distretti della moda e la sinergia di questi punti forza può offrire un servizio più customizzato per il cliente. Questa richiesta è il nuovo lusso che necessita di una maggiore simbiosi con i fornitori. Gli investimenti e la creazione di poli di terzisti sono la strada per rispondere con una nuova filiera, un esempio è il Gruppo Florence.

Condividi questo articolo

Giuseppe Mazzei

Esperienza di 38 anni nel campo della moda come fashion designer e fashion consultant freelence, in Italia e all'estero UK, Cina, Russia, Turchia, realizzando campionari di abbigliamento. Opera facendo inizialmente una ricerca trasversale di tendenze raccogliendo notizie, dai cambiamenti sociali, di pensiero, della moda, dello spettacolo, dell'interior design , del locomotive, musicali, delle subculture per capire cosa piacerà al cliente finale e con quale criterio comprerà, per poi studiare il prodotto.

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *