Gender Fluid un termine completamente sbagliato

da | Giu 19, 2023

Abbiamo visto nella sfilata uomo di Saint Laurent, di Valentino e di Dolce e Gabbana un uomo definito dalla stampa Gender fluid perché argomentata da codici stilistici femminili. Benché siano stati presentati alcuni atteggiamenti estremi, questa definizione non offre all’uomo la libertà di attingere dal guardaroba femminile, ma lo etichetta come fluido senza via di scampo.

Negli anni 80, momento storico in cui venivano abbattute le barriere del tailoring, vedevamo accessori femminili usati con disinvoltura dall’uomo, come l’orecchino o colpi di sole per le acconciature, nessuno pensava mai e poi mai che fossero legate ad una identità di genere effeminata, ma era semplicemente un atteggiamento vanitoso e addirittura seducente. Questo lo aveva capito benissimo Roberto Cavalli che proponeva negli anni 90 un uomo vestito con stampe animalier che per molti addetti ai lavori fu definito il prosecutore di Gianni Versace. Niente faceva pensare ad una indubbia identità di genere. Tutto poi cambiò con l’avvento del vintage anni 50/60 che ridefinì in modo categorico la linea che separava l’abbigliamento maschile e quello femminile. Le nuove generazioni riscoprirono la passione per la sartoria e la nostalgia del tubino di Colazione da Tiffany. Poi a sua volta anche la donna attingeva dal guardaroba maschile indossando il parka militare, ma anche qui nessuno metteva in dubbio la sua femminilità, basti pensare a Melania Trump. Poi l’uomo si è evoluto concentrando la sua forza mascolina con tatuaggi volgari sul viso, pearcing, tagli di capelli rasati fino all’altezza delle tempie mentre la donna interpretava a suo modo quell’atteggiamento maschile. Mi chiedo se oggi, nel 2023 un uomo etero che è sempre più vicino alle beauty care possa sentirsi libero di indossare qualcosa che abbia un richiamo femminile senza mettere in dubbio la sua identità.

Questo alternarsi di ruoli estetici maschili-femminili fanno parte della nostra storia da circa cinquant’anni e mi chiedo non ce ne siamo mai accorti o ce ne accorgiamo soltanto adesso con il Gender Fluid?

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Giuseppe Mazzei

Esperienza di 38 anni nel campo della moda come fashion designer e fashion consultant freelence, in Italia e all'estero UK, Cina, Russia, Turchia, realizzando campionari di abbigliamento. Opera facendo inizialmente una ricerca trasversale di tendenze raccogliendo notizie, dai cambiamenti sociali, di pensiero, della moda, dello spettacolo, dell'interior design , del locomotive, musicali, delle subculture per capire cosa piacerà al cliente finale e con quale criterio comprerà, per poi studiare il prodotto.

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