Gucci Ancora

da | Set 22, 2023

La sfilata più attesa dalla fashion week milanese è stata presentata oggi con la presenza di ospiti di eccezione come Julia Roberts e Ryan Gosling, Jessica Chastain e Jannick Sinner, Julia Garner e Mike Foster, Kendal Jender, Jannik Sinner e non poteva mancare Pierpaolo Piccioli con cui De Sarno ha lavorato per 15 anni.. La maison ha riazzerato la strada che aveva intrapreso Bizzarri e che aveva favorito un notevole balzo di fatturato ma senza creare una clientela affiliata dato che le vendite erano basate su t-shirt, sneackers e accessori, per dirla in parole povere l’abbigliamento proposto nelle sfilate non lo abbiamo visto indosso ai clienti se non in qualche sporadico caso.

Minimalismo con quale scintillante eccezione ed heritage sono i due concetti che emergono dalla collezione, un invito di Sabato De Sarno a innamorarsi ancora della moda e ancora di Gucci. Le linee sono pulite, l’iconico monogramma è ripetuto all-over sui tubini neri e sugli shorts. Poi ci sono i dettagli preziosi: cristalli, frange, elementi emblematici, il tutto in perfetto equilibrio tra glamour e sofisticatezza, stile urban ed eleganza. Anche il richiamo alla sexiness di che fu direttore creativo di Gucci dal 1994 al 2004 è tangibile nei blazer indossati con gli shorts e negli slip dress con dettagli in pizzo. I mocassini con il morsetto Gucci unico e distintivo, forte richiamo all’anima equestre delle maison, si elevano su zeppe chunky.

Una collezione metodica, calcolata, strutturata dove si evince che è stata disegnata da un uomo.

Ho letto critiche negative per la troppa commerciabilità del prodotto che è stato presentato, ma vorrei ricordare che per un art director la massima soddisfazione è vedere indosso le sue creazioni per la strada quindi se vengono acquistate è perché quella donna si sente bella, singolare, potente, capace di coinvolgere chi la segue con lo sguardo, il vero filone della collezione è la concretezza.

Serve ANCORA fare paragoni con il Gucci di Tom Ford o con quello di Frida o di Alessandro Michele? Meglio lasciare spazio a occhi nuovi, liberi da giudizi e pregiudizi, con l’augurio che Sabato ci fa innamorare della moda, ANCORA una volta. Ma per farlo bisogna essere pronti, bisogna ripulire tutto, bisogna azzerare ogni cosa, per riavvicinarsi a quel mondo rutilante che è il fashion con lo sguardo puro di un bambino che scopre il mondo per la prima volta, e che ha il desiderio di conoscere la bellezza, qualunque cosa voglia dire.

Giuseppe Mazzei

Fashion designer e consulente freelance con 40 anni di esperienza nel settore moda, attivo in Italia e all'estero (UK, Cina, Russia, Turchia). Specializzato nella realizzazione di campionari di abbigliamento, parte da un'analisi trasversale delle tendenze, considerando aspetti sociali, culturali e di design, per comprendere i gusti e i criteri d'acquisto del cliente finale, sviluppando così prodotti mirati.

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