Il connubio tra moda ed erotismo è sempre stato unito da una corda elastica, in alcuni casi i due elementi si avvicinano e in altri si respingono, ma rimangono sempre inseparabili perché il fascino sensuale è sempre un’arma seducente anche quando non viene dichiarata.
La moda si è evoluta attraverso l’assertività della trasgressione conquistando sui campi di battaglie generazionali l’indipendenza dall’oppressione dei tabù. Da quando la stilista londinese Mary Quant propose la prima minigonna, ai nude o fetish look odierni, la strada della moda ha spesso incrociato quella di una mentalità più aperta verso la libertà di espressione erotica. Durante queste tappe sono venuti alla luce quei paradigmi del desiderio che un desueto buon costume aveva occultato in un area non visibile in pubblico, ma che la moda propone con un messaggio positivo. A tal proposito il marchio parigino Carne Bollente ha stretto una partnership con il marchio di borse Bogotre con sede a Tokyo per una capsule collection sex-positive volta a sdrammatizzare il sesso nelle comunità giapponesi. Il co-fondatore Hijiri Endo di Carne Bollente si concentra su borse vintage costruite in forme minimaliste, ma combinate con l’estetica sessuale attraverso una silhouette fallica come naso per la faccina sorridente o una stampa a campo pieno di spermatozoi. Quindi la moda riconosce il beneficio della liberazione sessuale e diventa premonitore di questa pratica in modo sicuro con i condom griffati di Saint Laurent, Louis Vuitton o Chanel. Ma un brand ribelle come Diesel va oltre e stipula una collaborazione con Lelo, un’azienda svedese che progetta, sviluppa e produce sex toy curando molto il design. I due brand entrano in simbiosi incorporando armoniosamente il piacere nella vita di tutti i giorni facendone un elemento chiave come lo è la moda.
Nella moda la linea che separa uno stile di vivere e il business è molto sottile, ma la scelta di collezionare un logo o un messaggio del brand sta solo a noi.
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