La moda s’inchina alla Regina Elisabetta II

da | Set 10, 2022

La scomparsa della Regina Elisabetta II oltre ad avere coinvolto il mondo politico ha sensibilizzato anche quello della moda. Molti stilisti hanno postato messaggi di saluti commossi, Paul Smith, Stella McCartney, Victoria Beckham, Michael Kors, Ralph Lauren, Dior. Burberry annulla la sfilata Winter 2023/24. Non è mancata la partecipazione di stilisti italiani come Valentino Garavani, Giorgio Armani, Donatella Versace, Alessandro Michele, che si sono affezionati a lei pur non essendo britannici. Il messaggio più dirompente non poteva che arrivare da Vivienne Westwood, la stilista più punk e di rottura scrive le parole che forse non ci aspettavamo mentre il mondo si interroga ancora sulla ragion d’essere della monarchia al giorno d’oggi. Vale la pena citarlo per intero. «La regina svolge un servizio nazionale. Ogni mattina fa colazione, la maggior parte dei giorni il suo outfit è già deciso per il suo appuntamento reale: stringere mani, fare discorsi. Ogni istituzione del nostro paese richiede il suo riconoscimento e la sua attribuzione. La sua vita è prescritta. La famiglia reale, come istituzione, è cemento sociale. La regina tiene insieme il paese. È una figura di spicco della diplomazia internazionale. Penso che sia importantissimo che la nostra famiglia reale sia ereditaria, che il membro della famiglia impari la diplomazia per osmosi e sviluppi il senso del dovere verso il nostro paese e verso il mondo. Le dobbiamo tutti la nostra gratitudine». Secondo me ha centrato in pieno quello che è stato il ruolo di Elisabetta II ossia quello di mantenere coeso un paese con diverse situazioni sociali, diverse etnie, diversi pensieri politici. Forse avremmo anche noi bisogno di imparare questo sentimento di unione che si sta sempre più allontanando.

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Giuseppe Mazzei

Esperienza di 38 anni nel campo della moda come fashion designer e fashion consultant freelence, in Italia e all'estero UK, Cina, Russia, Turchia, realizzando campionari di abbigliamento. Opera facendo inizialmente una ricerca trasversale di tendenze raccogliendo notizie, dai cambiamenti sociali, di pensiero, della moda, dello spettacolo, dell'interior design , del locomotive, musicali, delle subculture per capire cosa piacerà al cliente finale e con quale criterio comprerà, per poi studiare il prodotto.

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