Come annunciato Sarah Burton lascia la maison di Alexander Mc Queen dopo averla diretta creativamente per 13 anni. Un personaggio riservato, lontano dai riflettori, ma che ha saputo incarnare il suo defunto predecessore, un ribelle che con tessuto e forbici dava sfogo ai suoi tormenti interiori definendo lo stile teatrale che lo distingueva.
«Una donna non ha bisogno di vestirsi come un uomo per sentirsi più forte» ci spiega Sarah.
Ha lavorato seguendo un suo codice: un’armatura morbida per principesse guerriere, aggiungendo femminilità e poesia senza diluire la potenza di una donna grintosa. Su questi due binari ha dominato la scena dello spettacolo che non ha mai deluso il suo pubblico e con questa sua ultima sfilata ha firmato il testamento a chi prenderà il suo posto.
Sarah ci dice che per questa collezione si è ispirata all’anatomia femminile, alla Regina Elisabetta I, al sangue, alla rosa e ha voluto sul set le opere dell’artista polacca Magdalena Abakanowicz, lo show è dedicato alla memoria di Lee Alexander McQueen il cui desiderio era sempre stato quello di rinforzare il potere femminile ed è dedicata anche alla passione, al talento e alla lealtà del suo team.
“Vogliamo esprimere la nostra immensa gratitudine a Sarah per il suo contributo. La sua impronta lascerà un segno indelebile a un capitolo così importante nella storia della Maison McQueen”, ha dichiarato Gianfilippo Testa, Amministratore Delegato di Alexander Mc Queen.
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