Anche questa volta Nadège Vanhee ha riconfermata lo stile Hermes, di Hermes ce n’è uno solo. Una donna che si distingue per la raffinatezza di apprezzare i piccoli dettagli, le lavorazioni artigianali, la leggerezza visiva di un’eleganza che si oppone a quella edonistica di Balmain. Quello di Hermes è un lusso silenzioso, ma allo stesso tempo prezioso per i materiali che hanno fatto la sua storia, prima fra tutti la pelle. Questo brand non ama invadere altri campi al di fuori del suo target clienti, ma preferisce soddisfarli rendendo attuali le sue proposte, con nuove combinazioni, trasparenze impercettibili, colori sobri, il più forte è stato il color mattone. I suoi più di 11 miliardi di fatturato sono frutto della costanza di non deludere i clienti affiliati perché questi conoscono molto bene cosa stanno comprando e, come le borse di Hermes, lo stile dell’abbigliamento non ha una scadenza. Si potrebbe dire che Nadège Vanhee non abbia coraggio di osare, io invece penso che ha molto coraggio a perseguire la sua strada senza fare rumore.
Lo stile Hermes
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Giuseppe Mazzei
Esperienza di 38 anni nel campo della moda come fashion designer e fashion consultant freelence, in Italia e all'estero UK, Cina, Russia, Turchia, realizzando campionari di abbigliamento. Opera facendo inizialmente una ricerca trasversale di tendenze raccogliendo notizie, dai cambiamenti sociali, di pensiero, della moda, dello spettacolo, dell'interior design , del locomotive, musicali, delle subculture per capire cosa piacerà al cliente finale e con quale criterio comprerà, per poi studiare il prodotto.
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