Sabato De Sarno vanta una carriera consolidata nel prêt-à-porter: iniziato il suo percorso lavorativo Prada nel 2005, è passato poi tra gli uffici di Dolce&Gabbana, prima di arrivare da Valentino nel 2009 dove, a fianco di Pierpaolo Piccioli, ha ricoperto posizioni di crescente responsabilità, fino alla nomina a fashion director per supervisionare le collezioni maschili e femminili.

Bizzarri dopo Frida Giannini fece una scelta coraggiosa rivoluzionando completamente il prodotto Gucci e portando il fatturato della Maison ad una crescita esponenziale. Ritengo che oggi abbia fatto la scelta giusta a chiamare in causa un art director al di fuori dallo staff di Alessandro Michele in modo da poter dare un’altra svolta al brand. C’è da chiedersi su quale prodotto punterà, ossia se solo accessori o anche abbigliamento. Se analizziamo il prodotto Valentino vediamo che l’abbigliamento è rivolto principalmente ad una élite di donne moderne, eleganti e ultra femminili con un’immagine che rispecchia la storia del brand in chiave contemporanea. Se analizziamo Givenchy uomo vediamo un po’ di confusione infatti il prodotto presentato all’ultima sfilata è un misto tra tailoring e streetwear come se la Maison pretendesse che il cliente possa avere nel suo guardaroba molti suoi prodotti, cosa che non succede quasi mai. Si potrebbe pensare che Givenchy si rivolga a clienti di gusti differenti, ma la cosa rende più annebbiata l’identità del marchio.

Quindi non ci resta che aspettare settembre per capire la strategia di Bizzarri e soprattutto quale prossimo mercato vorrà conquistare Gucci, quello di clienti pendolari come ha fatto fino ad oggi o quello che ha come scopo la costruzione di clienti fidelizzati come ha fatto Valentino. Un mio augurio di buon lavoro a Sabato De Sarno.