Non possiamo definire la moda arte perché la moda è un business, la moda non è un quadro che l’artista dipinge per nutrire il suo stato d’animo, ma la moda può essere passione. In amore la passione è una pulsione che provoca una varietà di sentimenti e di comportamenti caratterizzati dal forte coinvolgimento emotivo verso un’altra persona ma la forma principale è quella di vederla bellissima.
Quello che ci ha trasmesso Pierpaolo Piccioli con “Valentino Noir” è la passione verso la donna, che non stravolge, non ridicolizza, non offende, ma la veste accarezzandola elegantemente con trasparenze e ricami, la pone al centro nella sfera della bellezza con dettagli importanti ma mai sfrontati, la rende seducente ma con il suo stile signorile.
Un abito di Valentino è come un abito da sposa, una volta acquistato non riuscirai mai a liberartene e quando apri l’armadio rivivrai la nostalgia di indossarlo nuovamente. Penso che il segreto del lavoro di un direttore creativo sia proprio questo: creare per sedurre il cliente e farlo innamorare di un prodotto che non riuscirà mai a disfarsene.
Ritengo che per distinguersi in questo mondo in cui l’aggressività estetica ha sempre preso più piede, l’eleganza faccia davvero la differenza, sia nel modo di vestirsi che in quello di interagire, perché eleganza non è solo bellezza ma soprattutto gentilezza.
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